UMBERTO GALIMBERTI

L’IO E IL NOI – Il primato della relazione

“Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito… togliete questi possessivi. non c’è niente di vostro, l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro. Ciascuno di noi è il riflesso dello sguardo dell’altro. Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunità?
La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’aveva detto bene Freud: noi viviamo finchè c’è qualcuno che ci ama.
L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosadi patetico. L’amore è oggi vissuto come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come ‘revocabilità’ di tutte le scelte (sono incinta, abortisco; non amo più quest’uomo, divorzio).
Che amori si consolidano dunque? Paradossalmente aggiungerei una nota: oggi non è importante rendere facili i divorzi, ma rendere difficilissimi i matrimoni. Bisogna che la gente capisca che l’amore è un’opera d’arte, è scoprire il segreto dell’altro, essendone curioso, nella sua continua cangianza.

Umberto Galimberti (Monza, 1942) è uno dei più autorevoli filosofi, psicoanalisti e saggisti italiani contemporanei. Laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano con una tesi su Karl Jaspers, ha poi proseguito i suoi studi in Germania, dove si è avvicinato al pensiero di Heidegger e alla psicoanalisi junghiana, di cui è diventato uno dei principali divulgatori in Italia.

Professore emerito di Filosofia della storia, Psicologia dinamica e Antropologia culturale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è membro dell’International Association for Analytical Psychology e ha collaborato a lungo con l’Enciclopedia Treccani. Il suo lavoro attraversa con lucidità filosofia, psicologia e sociologia, toccando tematiche fondamentali come il nichilismo, il senso del sacro, l’alienazione giovanile e il disagio della modernità.
Tra le sue opere più note: Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Il corpo, Le cose dell’amore, I miti del nostro tempo e il Nuovo dizionario di psicologia. Le sue pubblicazioni, tradotte in varie lingue, hanno avuto una profonda risonanza anche fuori dall’ambiente accademico.
Editorialista per la Repubblica dal 1995, Galimberti è oggi una voce imprescindibile nel dibattito culturale italiano. La sua capacità di fondere rigore filosofico e linguaggio accessibile gli ha permesso di avvicinare il grande pubblico ai grandi interrogativi dell’esistenza.